Cap.2

 IL CONTESTO DELLA MIA SCELTA POLITICA   

La appartenenza alla Chiesa Cattolica  prima per educazione familiare , poi per la formazione acquisita con la partecipazione alla Messa domenicale e la  preparazione  ai sacramenti  mi portò ad una scelta politica che ritenevo coerente in un periodo storico in cui detta appartenenza (anche la sola partecipazione alla Messa)nei tempi di dell’immediato dopo seconda guerra mondiale era ritenuta sufficiente a catalogare chi stava dall’una o dall’altra parte.

Il corso di dottrina , sul testo del Catechismo maggiore di San Pio X, per i bambini  della parrocchia s.Lorenzo di Budrio veniva allora tenuto presso il Ricreatorio San Luigi attiguo alla Chiesa di Sant’Agata, da uomini iscritti all’ Azione Cattolica  con la supervisione dell’arciprete Padre Tinti.  Per le bambine il corso era svolto presso il Convento delle Suore Serve di Maria in via Bianchi. Maschi e femmine confluivano alla loro Messa domenicale nella Chiesa di Sant’Agata.

Il Ricreatorio, per i giovani oltre a svolgere  il ruolo di centro di svago  per il cortile dove c’era un piccola giostra e ,  un canestro che voleva supplire alla mancanza dello spazio regolamentare  e delle attrezzature necessarie alla pratica dello sport che ne porta il nome, non solo a mio modesto avviso, svolse un  importante ruolo educativo per la  responsabilizzazione dei giovani attraverso la ripartizione di compiti per la vigilanza dei più piccoli, e la cura della Chiesa e dei paramenti sacri e di quanto necessitava per la celebrazione della Messa domenicale, il mantenimento della lampada che rimaneva accesa per tutto il periodo della novena di Natale quando, prima di recarsi  a scuola, chi ne era incaricato andava ad aggiungere l’olio necessario garantire il lume  sull’altare perché  nel tabernacolo c’era la presenza del Santissimo. Un piccolo impegno quello comunque importante a rendere il più profondo senso del Sacramento e della Chiesa che lo custodiva.

Questo rivelava il vero motivo della costituzione del ricreatorio da parte di Padre Tinti , educatore  predicatore  che in tempo di pace e di guerra  aveva saputo trasmettere ai fedeli e agli aderenti all’associazionismo cattolico  gli elementi fondamentali della dottrina sociale che avrebbe  accompagnati nella vita.

Conferma ne fu   l’utilizzo della macchina da scrivere dell’ufficio parrocchiale , non da parte sua e dei religiosi conventuali , cui risalirono i tedeschi dalla scrittura di un volantino della Resistenza che oltre la  distruzione del campanile sottopose il parroco al trauma di una esecuzione in piazza Filopanti  che non ci fu nonostante egli non avesse rivelato il nome di chi la aveva impiegata per “ finalità sovversive”.

A guerra finita un “ gruppetto dei più grandi” fra i  frequentatori del Ricreatorio  si impegnò a un primo intervento  risanatore   fino  a salire con una lunga scala  sui cornicioni  per sostituire le tende.  Padre Tinti riconoscente lo premiò con un lauto pranza di pesce al mare. L’intervento risolutivo sarebbe avvenuto molti anni dopo per iniziativa del Comm. Dario Zappi.

Si deve alla vicinanza delle diverse generazioni, dei catechisti, giovani e uomini di azione cattolica guidati da padre Tinti coi giovani allievi la creazione di quei rapporti di fiducia  ed amicizia presupposto  di una naturale adesione alla pluralità dell’associazionismo cattolico del quale essi erano l’espressione.

Purtroppo l’esperienza del Ricreatorio San Luigi, cessò per decisione del parroco succeduto a padre Tinti che pensò di accentrare le attività formative e ricreative al piano terreno del convento dei Servi di Maria dove già c’era un piccolo bar con biliardo.

 

Ma sarebbe ingiusto non ricordare  che dell’azione   formativa  di p.Tinti abbiano continuato d usufruire le diverse forme di presenza associativa  dei cattolici a Budio, particolarmente di quanti ebbero il coraggio di esporsi nei momenti di maggiore contrapposizione politica.

Importante la presenza delle ACLI , di quell’associazione della presidente provinciale fu l’on.Giovanni Bersani e v.Presidente il cav. Dorando Giuliani  cui, si deve la fondazione della  Cooperativa  agricola   “La Guardata” della cooperativa  di consumo ACLI ed edilizia Stella Alpina a Budrio fra le prime iniziative della cooperazione bianca in provincia di Bologna.

Soci dell’associazione ACLI e cooperatori locali avrebbero condiviso la decisione dell’on. Giovanni Bersani di costituire l’MCL in contrapposizione   alla svolta socialista delle ACLI  al Convegno di Vallombrosa.

 

GLI EFFETTI DEL TRAUMATICO AVVICENDAMENTO ALLA GUIDA DELLA PARROCCHIA SAN LORENZO DI BUDRIO PASSATA DA PADRE AMADIO TINTI A PADRE VINCENZO

 

Il passaggio dell’incarico da Padre Tinti a padre Vincenzo,nel 1956, non fu un normale avvicendamento in ossequio al regolamento  che   conferma o modifica le famiglie religiose , per decisione del Capitolo dell’Ordine Servita.

Al dolore dell’anziano benemerito sacerdote si affiancò  una sorta di rivoluzione interna all’associazionismo che all’indiscutibile carisma dell’anziano parroco  della cui preparazione sacerdotale e sensibilità  sociale aveva  potuto usufruire  anche nei momenti più difficili della storia  del paese e delle sofferenze delle famiglie senza distinzione  che  ritenne di poter influire sulle decisioni assunte dall’ Ordine religioso  restituendone le tessere di iscrizione alle associazioni cattoliche . Nessuna associazione esclusa, senza distinzione dell’ambito religioso da quello politico. Quindi dell’iniziativa “rivoluzionaria” fece parte anche la Democrazia Cristiana.  Perché?

Il Motivo della confusione dell’associazionismo di impronta religiosa con quello politico purtroppo nacque dal fatto che Dorando Giuliani segretario della locale sezione della DC lo era divenuto per esplicita diretta richiesta del Cardinal Nasalli Rocca a tutti i dirigenti del Movimento Uomini di Azione Cattolica  di costituire la D.C un partito di ispirazione cattolica per scongiurare il concreto rischio di una esperienza comunista di osservanza sovietica.

Avendo il cav. Giuliani assunto il ruolo di promotore della D.C in ottemperanza a detta richiesta lui e tutti gli iscritti della sezione, a cascata si sentirono giustificati alla restituzione delle tessere  non avendo il Cardinal Lercaro, successore di Nasalli Rocca, inteso interferire nell’autonoma organizzazione dell’Ordine dei Servi di Maria per perorare il rientro di Padre tinti nella famiglia religiosa del Convento di Budrio.

Fu in seguito a tale defezione che l’amico Dante Mezzetti, nella saletta delle riunioni a piano terra della Parrocchia San Lorenzo, presente il nuovo parroco p.Vincenzo, si rivolse al gruppo di iscritti alla Azione Cattolica della quale facevo parte  per richiamare  il nostro senso di responsabilità all’impegno civico.Io fui fra quelli che decisero di accoglierne l’invito iscrivendomi alla Democrazia Cristiana.

 

                                       LA PRESENZA DEI CATTOLICI NELLA REALTA’ BUDRIESE

Oltre all’aperto sostegno delle organizzazioni parrocchiali nella fase ricostruttiva del tessuto   economico e democratico del paese  importante  fu la presenza della “Coltivatori  Diretti”, costituita per le capacità organizzative di Azzo Billi, della cooperazione agricola e di consumo ACLI. Con alla presidenza della Coldiretti  e della cooperativa di consumo   del Cav.Pio Cavrini  e della mutua coldiretti  di Pietro Cavrini importante fu la presenza cattolica nel tessuto sociale. A quest’ultimo divenuto Presidente delle Opere Pie, si deve il risanamento della situazione finanziaria degli Ospedale di Budrio.  A Lui successe il Commendator Dario Zappi alla cui managerialità  si deve  lo sviluppo dell’intero complesso di ricovero assistenza e cura passato poi alla giurisdizione  regionale.

Importante fu il ruolo di . Dante Mezzetti  segretario del Comitato comunale e capogruppo consigliare   della D.C e il ruolo svolto all’opposizione delle amministrazioni di sinistra  e nella breve esperienza di centrosinistra dell’Amministrazione Comunale  nella quale  fu  vice sindaco unitamente agli assessori Selleri e Zerbini . Io divenni segretario del comitato comunale per la incompatibilità della carica pubblica con quella di partito.

Il comitato comunale svolgeva un ruolo di coordinamento dell’azione delle due  sezioni  col gruppo consiliare  per una azione propositiva, nelle analisi dei bilanci comunali e nella programmazione del territorio   della quale  il centro storico  centri frazionali avrebbero dovuto svolgere la loro funzione aggregante.

 Le differenziazioni politiche interne si riproponevano quasi esclusivamente nelle ricorrenze congressuali nelle quali   si manifestavano le influenze correntizie delle quali i parlamentari bolognesi erano i punti di riferimento. Dalla sezione di Mezzolara ricorrentemente  proveniva il richiamo ad un ricambio generazionale. E’ alla sezione di Mezzolara con Franco Gatti  che si deve la prima Festa dell’Amicizia in comune di Budrio.

 

Intere famiglie formate principalmente  alla”scuola di dottrina sociale”di  p.Tinti oltre che per la buona riuscita  delle iniziative parrocchiali si sono impegnate per la buona riuscita delle Feste dell’amicizia del capoluogo proseguite fino allo scioglimento del partito. Per non fare discriminazioni  dei singoli  apporti del volontariato cattolico locale ricordo le famiglie di Lorenzo Chiesa, Pietro Carini, Bruno Finotello,Pio Giuliani, Francesco Papa,  Ferruccio Venturoli.